In qualità di educatrice prenatale Hypnobirthing potrei spiegare nel dettaglio le tecniche e gli strumenti che metto a disposizione alle coppie in attesa per prepararle all'evento più travolgente della loro vita, la nascita di un figlio.
Potrei fare un elenco dei benefici e dei meccanismi del nostro subconscio che senza preparazione ci potrebbe ostacolare, quando invece riprogrammando il nostro modo di pensare riprendiamo il controllo, perdendo appunto il controllo e ridiamo potere al corpo, non alle paure.
Qui invece oggi leggerete semplicemente cosa accade durante un parto Hypno a Sara, una donna che diventa madre attraverso questa tecnica.
Sara la conosco durante il suo secondo trimestre di gravi-danza.
In questo periodo inizia a immaginare il suo parto, con eccitazione e paura, condizionamenti e talvolta pressioni.
Entriamo in sintonia, seguiamo il programma ben studiato, e lo rimodelliamo per lei e il suo compagno di nascita.
Il tempo insieme è piacevole, un appuntamento che si aspetta con gioia sia per me che per loro.
Il papà, che si sente quasi trascinato dalla compagna a partecipare, scopre invece grande interesse per un mondo femminile che purtroppo non si studia nè a scuola, tantomeno altrove.
Adoro osservare i compagni aprirsi alle informazioni, alle possibilità.
Timidamente inizia a mettersi nella prospettiva giusta, iniziando a vedere la propria compagna come un essere magico che può creare la vita dentro di sè, e può metterla al mondo aprendosi come un fiore per poi nutrirlo alla perfezione.
Lo sguardo dei papà diventa talvolta timido e incredulo di fronte a ciò.
Siamo sulla buona strada, penso!
Oltre a vederci, Sara ha il compito di allenarsi a casa con degli esercizi di respirazione e degli audio.
Nel primo incontro prepariamo il terreno, già al secondo incontro siamo su una lunghezza d'onda differente: Sara scopre che c'è un mondo dentro se stessa in cui poter scegliere di Stare e rifugiarsi quando ne sente il bisogno.
Allenare a sentire il relax pervadere ogni piccolo muscolo della bocca, delle mani, è essenziale al percorso.
Sara arriverà al momento del parto pronta.
Un principio importantissimo del mio lavoro non è quello di negare le doglie, ma di provare
a chiamarle e poi effettivamente sentirle in un altro modo.
E vi garantisco che è possibile!
Io stessa ricordo i meravigliosi prodromi vissuti a casa mia come delle meravigliose onde di calore rosso. Non le dimenticherò mai. É stata la prima metà del mio travaglio Hypno.
Sara e il suo compagno hanno visto coi loro occhi video di nascite in cui si può dare la vita tranquillamente, nella calma, senza sforzo e senza spinte.
E dopo uno schock iniziale (non siamo per niente abituati a parti naturali senza paura) hanno fatto loro queste immagini.
Sara ha imparato che non è sola a partorire, c'è il suo bebè, che deciderà quando è il momento di nascere.
Iniziata la danza della nascita, Sara sa che è tempo di mollare la presa, aprirsi, perdere il controllo sulle cose e sul proprio corpo.
Potrà farlo perchè il suo compagno Hypnobirthing è lì per proteggerla, è stato ben istruito e lei può lasciarsi andare, con fiducia.
Il suo corpo mammifero danzerà sulle onde e troverà la poesia nella tempesta per poi sbocciare e regalare un frutto meraviglioso.
Un bebè sereno, ben ossigenato, che talvolta neanche sente il bisogno di piangere, un bebè che ha trovato un canale morbido e dolce per venire in questo mondo e che ora sta dove deve stare: sulla pelle calda di sua mamma mentre il suo papà appoggia delicatamente la mano sulla sua schiena ancora piena di vernice.
La danza non è finita, un tenero massaggio plantare sulla pancia della mamma aiuterà il suo utero a ridimensionarsi, e la dolce arrampicata condurrà al buon colostro per la prima poppata dopo l'indimenticabile e necessaria prima reciproca visione l'uno dell'altra.
E allora ditemi, cos'è un parto senza paura se non una danza della primavera?