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Immagine del redattoreIlaria Imbrogno, Psicologa dell’Età Evolutiva

IL METODO MONTESSORI PER I GENITORI DI OGGI



Da psicologa infantile prima e da neomamma poi, mi sono accorta di quanto sia frequente, al giorno d’oggi, sentir parlare del “Metodo Montessori

Tale ‘Metodo’ è spesse volte associato a una lunga serie di prodotti e giocattoli, raro è invece il riferimento a una metodologia pedagogica specifica, qual il Metodo Montessori è.


E’ nata così in me la curiosità di capire quanto i genitori moderni conoscano realmente dell’approccio montessoriano, oltre le etichette commerciali e le mode passeggere.


Ho creato un questionario di 10 domande da compilare online, in forma anonima.

Hanno aderito tanti genitori, i quali ringrazio per il tempo dedicato alla nostra ricerca.

Le risposte ricevute mi hanno stupita, e in positivo.

Commentiamo insieme i risultati.


Il 100% delle risposte è stata fornita da un genitore, di cui l’80% di 1 figlio, il 10% di 2 figli e il restante 10% di 3 figli.

La totalità dei partecipanti ha definito il Metodo Montessori “un valido metodo educativo, basato su evidenze scientifiche” e ha scelto l’opzione di tre parole coerenti per descriverlo: “libera scelta-rispetto del bambino-autonomia” anziché preferire la seconda opzione: ”letto basso-giocattoli Montessori-no regole”


Un po' di confusione è stata generata dalla domanda sulla biografia della creatrice del Metodo, ovvero la Dottoressa Maria Tecla Artemisia Montessori, nata a Chiaravalle (AN) il 31 agosto del 1870: 1/5 dei genitori la ha associata alla professione di “maestra di scuola elementare”, mentre tutti gli altri hanno correttamente scelto la risposta “medico, scienziata, pedagogista”


Relativamente alla percezione di quanto siano diffuse nel nostro paese le scuole a Metodo, le risposte si sono orientate quasi totalmente sul “poco diffuse”

Dato, purtroppo, veritiero dato che in Italia ci sono circa 200 scuole sulle 60.000 scuole presenti nel mondo, di cui 2.800 in Europa (i paesi con un numero maggiore di scuole a Metodo sono Germania, Olanda e Regno Unito) e 5.000 negli Stati Uniti.


Il questionario continua chiedendo ai genitori se hanno letto dei libri specifici sul tema.

Metà ha risposto di si, l’altra metà di no.

Tra i genitori lettori, alcuni hanno

scelto di leggere testi scritti direttamente dalla Montessori come “Il bambino in famiglia” o “La mente del bambino”, mentre altri hanno preferito manuali basati sul Metodo, più recenti e di più immediata comprensione come “Il bebè Montessori” di Simone Davide e Junnifa Uzodike, edito nel 2021 da Il Leone Verde.

Abbiamo successivamente richiesto con quale frequenza capiti di acquistare dei giocattoli quando, su di essi, appaia la didascalia: "Metodo Montessori".

La metà delle risposte è stata “preferisco approfondire l’utilità del giocattolo prima di sceglierlo”, il 10% ha risposto “spesso”; il 20% ”qualche volta” e l’ultimo 20% ”poco”


Infine abbiamo chiesto di descrivere come il Metodo Montessori fosse utilizzato in casa.

Le risposte ricevute hanno toccato diverse tematiche, dallo svezzamento sino all’autonomia.

La scelta dei materiali e dei giochi da proporre risulta centrale (cestino dei tesori, travasi, nomenclature); si prediligono i giochi in legno, non elettronici; si punta molto sul creare in casa degli spazi a “misura di bambino” al fine di sperimentare direttamente la realtà; alcuni genitori hanno scelto di acquistare la torre di apprendimento, il lettino basso, il triangolo di Pikler e lo specchio a parete.


Qualcun’altro, decisamente volenteroso, ha perfino scelto di frequentare dei corsi di formazione specifici per entrare pienamente nella pedagogia montessoriana.


In conclusione, possiamo affermare che l’etichetta “Metodo Montessori” al giorno d’oggi, è certamente sdoganata e che per molti genitori la scelta dei prodotti ‘a marchio Metodo Montessori’ è influenzata dalle mode del momento.

Al contempo, c’è chi si informa davvero, chi fa ricerche e va oltre la superficie delle cose proposte, chi si interroga e si guarda attorno: un po' alla volta si inizia a interiorizzare il concetto che la qualità del cibo per la mente offerto ai nostri piccoli è importante tanto quanto - se non di più - della qualità del cibo che proponiamo loro a tavola ogni giorno.



Foto di Tatiana Syrikova


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